Recensione di ENTRE OS HOMENS DE BEM

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Entre os Homens de Bem”, “Tra gli Uomini Onesti”, è un documentario incentrato sulla figura di Jean Wyllys. Docente universitario, giornalista e omosessuale dichiarato, il giovane Wyllys partecipa al Grande Fratello brasiliano. Prima di vincere la competizione, tuttavia, è vittima di gravi episodi di discriminazione, mossi sia dagli altri concorrenti, sia da parte del pubblico.

L’accesso di Wyllys alla politica, una lotta per diventare parlamentare e in tal modo difendere i diritti della comunità LGBT, è preceduto da una purificazione. La candidatura diviene un vero e proprio rito apotropaico. La catarsi da qualsiasi traccia del male viene attuata con il battesimo.

In una società in cui la religione è politica e i pastori sono deputati, l’omosessualità è demagogicamente associata alla pedofilia, alla perversione. Ma che cos’è la perversione? L’omosessualità o l’omofobia? La pacifica convivenza o l’odio irrazionale? La libertà o l’oppressione? Wyllys risponde a questi interrogativi, ma non tutti sono d’accordo con lui. Marco Feliciano e Silas Malafaia, politici e pastori del Congresso dei Deputati Evangelici, aizzano i fedeli contro la comunità LGBT. Non solo da parte degli utenti dei social network, ma anche dai deputati stessi provengono odio, insulti e minacce di morte. L’ostilità non si manifesta solo a parole: infatti le aggressioni e i delitti a danno degli omosessuali sono sempre più numerosi. Il militare e deputato conservatore Jair Bolsonaro, lanciando la parola d’ordine “dittatura gay” e non mancando di atteggiamenti vittimistici, accusa la comunità LGBT di voler sconvolgere l’ordine sociale per un capriccio di pochi, tuttavia Wyllys rimane consapevole della sua responsabilità: quella di convincere l’opinione pubblica del contrario. La scuola, che secondo la politica educativa dovrebbe contro ogni disuguaglianza, costituisce uno dei principali strumenti di cui Wyllys può servirsi per sensibilizzare i giovani sull’argomento. Tuttavia informare ed educare risulta un compito difficile, in una società in cui la Commissione per i Diritti Umani delle Minoranze, non a caso presieduta da Marco Feliciano, approva le “terapie di ri-orientamento sessuale”, per debellare l’omosessualità, nonostante il Consiglio Federale di Psicologia disapprovi espressamente tali pratiche.

La corsa ai seggi giunge al termine. Wyllys nonostante tutto riesce comunque a diventare deputato parlamentare nella Camera, ma c’è ancora molta strada da percorrere: il governo, formatosi nel 2014, è il più conservatore dai tempi della dittatura militare.

Un affresco realistico – per quanto impietoso – di un sistema che di umanità ne dimostra ben poca.

Davide Imbesi

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