Kasia Smutniak al Jolly martedì 12 dicembre per il Premio Cat

Kasia Smutniak con il suo “Mur” al cinema Jolly per il Premio Cat

Nell’ambito del Premio Cat 2023 l’associazione Cinemaniaci propone insieme al Cinema Jolly di S. Nicolò (PC), e in collaborazione con la Fice, la proiezione di “Mur” di Kasia Smutniak alla presenza della regista, martedì 12 dicembre alle ore 20:30 presso il Cinema Jolly (via Emilia 7/A, S. Nicolò di Rottofreno, Piacenza).

Biglietto di ingresso: intero 7 € e ridotto 6 € 

L’autrice interverrà per un confronto con il pubblico alla fine della proiezione.

Nel corso della serata l’attrice e regista Kasia Smutniak riceverà il Premio Cat Speciale.

Il Premio Cat inteso come concorso nazionale di critica cinematografica è in pieno svolgimento, con la giuria al lavoro dopo la chiusura delle iscrizioni, ma in parallelo l’associazione Cinemaniaci suggerisce percorsi di cinema nelle scuole (nella fattispecie Liceo Gioia e Liceo Cassinari di Piacenza), rivolti alla cittadinanza quali tavole rotonde, presentazioni di libri e proiezioni. «Presentare il film “Mur” alla comunità piacentina – spiega Piero Verani, direttore artistico del Premio Cat – ci permette di dedicare spazio a un esordio alla regia, al cinema di impegno civile e al cinema del reale (cosa c’è di più più reale di un muro lungo 186 chilometri, alto 5,5 metri e costato 353 milioni di Euro?), il che è in sintonia con la mission della nostra associazione e con la sezione tematica del Premio Cat, focalizzata quest’anno sul rapporto tra cinema e storia. Portiamo a Piacenza un’opera prima coraggiosa e contro l’indifferenza, scritta da Kasia Smutniak con Marella Bombini, che ha visto la luce quasi in contemporanea con “Green Border” di Agnieszka Holland, film apprezzato alla Mostra di Venezia». Il documentario “Mur” è stato presentato al festival di Toronto in anteprima mondiale.

La registrazione audiovisiva della premiazione e del dibattito svolto al termine della proiezione è disponibile qui.

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Il film

Marzo 2022, da pochi giorni la Russia ha invaso l’Ucraina e l’intera Europa si è mobilitata per dare asilo ai rifugiati. Il Paese che si è distinto per tempestività e generosità è stata la Polonia, lo stesso Paese che ha appena iniziato la costruzione del muro più costoso d’Europa per impedire l’entrata di altri rifugiati.

Una striscia di terra che corre lungo tutto il confine bielorusso, chiamata zona rossa, impedisce a chiunque di avvicinarsi e vedere la costruzione del Muro, il protagonista della storia raccontata in questo film.

Kasia Smutniak esordisce alla regia con un film che è allo stesso tempo un diario intimo e una denuncia.

Il percorso, un incerto e rischioso viaggio nella zona rossa dove l’accesso non è consentito ai media, inizia davanti a un muro e davanti a un altro muro finisce. Grazie all’aiuto di attivisti locali e con una leggerissima attrezzatura tecnica, la regista raggiunge il confine e filma ciò che non si vuole raccontare.

Il primo muro respinge i migranti che arrivano da terre lontane attraversando il bosco più antico d’Europa, una frontiera impenetrabile in un mare di alberi. Puszcza Białowieża, così si chiama quel bosco, che, proprio come il mare, è un elemento nuovo per le migliaia di persone che tentano il viaggio. Il secondo, quello di fronte alla finestra di casa dei nonni a Łódź, dove la regista giocava da bambina, è il muro del cimitero ebraico del ghetto di Litzmannstadt.

Cercando di riconciliarsi con il proprio passato, Kasia Smutniak torna a casa con una forte consapevolezza: l’accoglienza non deve fare distinzioni, chiunque sia in pericolo va soccorso, un continente che si definisca democratico non innalza muri.

Dichiarazione della regista:

“Mai come in questo momento siamo spettatori delle tragedie che accadono nel mondo. E abbiamo la possibilità di scegliere chi ascoltare e come informarci. Più che raccontare ciò che sta accadendo, volevo esplorare un’emozione che stava nascendo dentro di me”. Così Kasia Smutniak racconta i motivi che l’hanno spinta a debuttare alla regia, con un documentario intimo e di denuncia: Mur, già presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival e poi alla Festa del Cinema di Roma. 

MUR

Regia di Kasia Smutniak

Scritto da Kasia Smutniak e Marella Bombini

Prodotto da Domenico Procacci, Laura Paolucci e Kasia Smutniak

È una produzione Fandango in associazione con Luce Cinecittà

Durata 1h 47’

Italia 2023

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Kasia Smutniak e Marella Bombini davanti al manifesto del film

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