Per la nostra Associazione giugno è un mese particolare: un periodo di gran fermento per la preparazione della rassegna estiva all’Arena Daturi, ma anche il mese in cui accogliamo con grande piacere diversi ragazzi provenienti dai vari istituti superiori piacentini per offrire l’opportunità di svolgere da noi uno stage.
Abbiamo voluto così raccogliere un po’ di esperienze da parte di nostri ex stagisti, chiedendo anche una loro opinione sul nuovo progetto Wood.
– Com’è stata la tua esperienza da Cinemaniaci? Ti è stata utile?
Davide Imbesi, 18
La mia esperienza presso Cinemaniaci è stata molto utile e stimolante. L’atmosfera, sempre coinvolgente, mi ha permesso di imparare nozioni fondamentali riguardanti il mondo della comunicazione. Inoltre, questo stage ha esaltato la mia vena creativa, offrendomi l’opportunità di scrivere recensioni e realizzare immagini volte alla promozione dei film proiettati. Ho poi avuto modo di confrontarmi con persone appartenenti a vari ambienti professionali, scoprendo nuovi interessi e informandomi su passioni che già avevo. Infine, presso l’associazione, ho goduto dell’occasione di conoscere altri studenti della mia età con cui ho ben presto legato e fatto amicizia
Beatrice Fava, 22
La mia esperienza di stage è stata molto positiva e utile, anche perché mi ha fatto conoscere più da vicino il campo della comunicazione e ha aiutato a orientare la mia scelta universitaria
Lisa Bencivenga, 19
La mia esperienza da Cinemaniaci è stata molto utile e positiva, potendo prendere parte all’organizzazione del cinema all’aperto ho avuto la conferma di voler lavorare un domani nell’ambito della comunicazione
Lucrezia Fava, 22
Esperienza assolutamente positiva, ho scoperto cose nuove come per esempio costruire una buona locandina, scrivere recensioni accattivanti ect. L’ho trovata molto utile, anche se non un po’ distante dal campo universitario intrapreso
Beatrice Tanzi, 22
La mia esperienza è stata molto positiva, ho trovato molto utile anche scoprire un po’ il funzionamento del dietro le quinte nell’organizzazione di questo genere di eventi
– Cosa ne pensi della mobilitazione che c’è stata quando sembrava essere a rischio il Cinema all’aperto all’Arena Daturi? In generale hai mai partecipato a qualche serata del Cinema al Daturi?
D.I. Quando si è presentato il pericolo di una stagione estiva priva di cinema all’aperto, la situazione ha fatto nascere in me delle preoccupazioni, oltre che numerosi interrogativi. Sono rimasto decisamente colpito dall’intensità delle iniziative che sono sorte autonomamente dalla cittadinanza. La petizione, lanciata all’improvviso su change.org, ha riscosso ampio successo, raggiungendo un gran numero di firme. Sono grato a chi ha organizzato iniziative di questo tipo e felice che la cittadinanza sia così affezionata al cinema all’aperto. Prima dello stage frequentavo il cinema all’aperto saltuariamente, approfittando delle proiezioni di film che non ero riuscito a guardare appena usciti nelle sale, o di cui non avevo sentito parlare, ma che mi incuriosivano. Dunque, senza dubbio mi sarebbe profondamente dispiaciuto il fatto di non poter più usufruire di un cinema all’aperto a Piacenza
B.F. Ho trovato la mobilitazione più che legittima, quasi indispensabile. Per Piacenza, perdere una (ennesima) iniziativa culturale sarebbe un dispiacere e una grande mancanza. Sì, ho assistito a diverse proiezioni
L.B. Penso che la mobilitazione in occasione del rischio di un’estate senza cinema sia stata molto utile oltre che una grande dimostrazione di apprezzamento da parte dei piacentini. Mi è capitato diverse volte di andare a serate del cinema al Daturi, film interessanti resi ancora più speciali dalla cornice del Farnese
L.F. Credo che la mobilitazione da parte dei piacentini sia stata più che legittima. Il cinema all’aperto è ormai diventato una tradizione estiva a Piacenza, inoltre credo che sia giusto preservare quei pochi eventi culturali rimasti sul nostro territorio. Vedere i film con l’atmosfera del Daturi è sicuramente qualcosa da provare. Prima della mia esperienza come tirocinante non avevo mai frequentato la rassegna estiva, ma sono molto felice di averla scoperta e contenta che sia stata confermata anche quest’anno
B.T. Quando ho scoperto che il cinema all’aperto era fortemente a rischio ero rimasta molto scioccata, è impossibile immaginare un’estate senza il cinema sotto alle stelle, inoltre lo ritengo uno dei pochi eventi interessanti a Piacenza, oltre che ad essere accessibili a tutti
– Sei a conoscenza del progetto Wood? Ti piacerebbe avere questo spazio a Piacenza?
D.I. Recentemente ho saputo di Wood, anche guardando il sondaggio che è stato pubblicato sul web poche settimane fa. Personalmente sono molto attratto dalla possibilità di usufruire di uno spazio dedicato all’arte in ogni sua forma. Credo che un’iniziativa del genere a Piacenza sia qualcosa di nuovo, sicuramente diverso dal solito. Ritengo Wood un progetto estremamente vantaggioso non solo per gli studenti, ma anche per tutti coloro che si interessano alla cultura
B.F. Sì, ho letto del progetto e penso che sarebbe davvero bellissimo se riuscisse a diventare realtà. In generale penso che Piacenza abbia, ora più che mai, bisogno di una “rinascita” dal punto di vista culturale e Wood sarebbe un ottimo punto di partenza
L.B. Sì, grazie alla pagina Facebook di Cinemaniaci sono venuta a conoscenza del progetto Wood. Sarebbe uno spazio interessante da avere a Piacenza
L.F. Sono venuta a conoscenza di Wood grazie al post su facebook. Mi piacerebbe molto avere questo genere di spazio a Piacenza. Inoltre credo che sia molto bello che si creino nuovi progetti per i giovani
B.T. Sì sono a conoscenza di Wood. Credo che sia un progetto molto valido, mi piace l’idea di avere un spazio dove non solo si possano vedere film, ma dove si possa anche confrontarsi, creare dibattiti. Forse a Piacenza manca proprio questo, ovvero spazi dove poter scambiare idee partendo da un tema o da riflessioni. In generale siamo poco abituati a fare ciò, soprattutto noi giovani. Spero che Wood possa diventare realtà per offrire ai giovani un ambiente accogliente dove possano sentirsi a proprio agio ed esprimersi senza nessuna pressione.