FILMAGGIO

Filmaggio, rassegna di cinema d’essai al Corso

 

Cinema Corso Multisala e Cinemaniaci Associazione Culturale in collaborazione con Ucca (Unione Circoli Cinema Arci) presentano la rassegna cinematografica FILMAGGIO composta da cinque proiezioni. L’iniziativa giunge alla conclusione della stagione cinematografica 2016/2017 e funge da trampolino di lancio della rassegna estiva di cinema sotto le stelle al Daturi (da fine giugno).

Ogni proiezione di FILMAGGIO sarà introdotta dall’intervento di un esperto sul tema dell’opera in programma. Tutte le proiezioni avranno luogo presso il Cinema Corso in Corso Vittorio Emanuele 81 a Piacenza alle ore 21:15 nei giorni di giovedì 11 e 18 maggio e di martedì 16, 23 e 30 maggio.

Biglietti: intero 6 € e ridotto 5 € (per gli under 30), ma è possibile fare l’abbonamento a 20 € per tutti e cinque i film della rassegna Filmaggio.

 

PROGRAMMA

 

Giovedì 11 maggio H. 21:15   No Rogo a cura di Arci e Ucca

VITA ACTIVA: the spirit of Hannah Arendt di Ada Ushpiz

V.O. Sottotitoli in italiano, 124 min

Introduzione: Gianluca Sgambuzzi, Cinemaniaci

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=_J6YWRTrnf4

La filosofa ebrea tedesca Hannah Arendt causò un putiferio negli anni ’60 coniando il sovversivo concetto di “banalità del male” in relazione al processo a Adolf Eichmann. La sua vita privata non è stata meno controversa, a partire dalla relazione giovanile con il filosofo Martin Heidegger, simpatizzante del regime nazista. Il film offre un ritratto intimo e straordinariamente documentato della vita privata e intellettuale della Arendt, attraverso i luoghi dove ha vissuto, lavorato, amato e sofferto, mentre scriveva delle ferite ancora aperte del suo tempo. Come dimostra l’interesse costante nei confronti della sua figura e delle sue opere, le sue analisi sulla natura del male, i totalitarismi e le ideologie restano più attuali che mai.

 

Martedì 16 maggio H. 21:15  “L’Italia che non si vede” a cura di Ucca

DUSTUR di Marco Santarelli

Presentato al 33mo Torino Film Festival e a Nyon

Introduzione: Alberto Gromi, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Piacenza

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=XdwJv0knRow

Nella biblioteca del carcere Dozza di Bologna, insegnanti e volontari hanno organizzato un corso scolastico sulla Costituzione italiana in dialogo con le primavere arabe e le tradizioni islamiche. I partecipanti sono prevalentemente detenuti musulmani: alcuni di loro sono giovanissimi e al primo reato, altri hanno alle spalle molti anni di carcere. A tenere le la del corso c’è Ignazio, un volontario religioso che ha vissuto per molti anni in Medio Oriente. Per ogni incontro-lezione è presente un ospite esterno. Mentre nella biblioteca del carcere, incontro dopo incontro, si discute e si affrontano i principi e i valori che hanno animato la nascita della Costituzione, fuori, Samad, un giovane ex detenuto marocchino, vive l’attesa di un ne pena che tarda ad arrivare. Samad è alle prese con gli “inverni e le primavere” della libertà e una vita da ricostruire dentro nuove regole. Sarà l’ultimo ospite del corso, che tornerà dentro per partecipare alla discussione e alla scrittura di un dustur ideale (tradotto in italiano dustur signica Costituzione).

 

Giovedì 18 maggio H. 21:15   Il Cinema Ritrovato

MANHATTAN di Woody Allen

In collaborazione con la Cineteca di Bologna

Introduzione: Carlo Confalonieri, cinefilo e critico cinematografico

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=trGkNZCwaJo

Ike è uno sceneggiatore per la tv che ama svisceratamente il luogo in cui vive e nel quale vuole ambientare il suo primo libro. Ama anche la giovane Tracy, da lei a sua volta riamato, dopo essersi separato dalla moglie che ora vive con una donna e sta per mettere in piazza i particolari intimi della loro vita di coppia. Ike vorrebbe che Tracy cogliesse l’occasione che le viene offerta di partecipare a uno stage teatrale a Londra e intanto conosce Mary, una giornalista, con la quale scopre progressivi elementi di affinità. (…) Tracy è il futuro come lo immagina Allen (sarà interessante vederne le ulteriori letture in  Mariti e mogli e in Tutti dicono I Love You): una donna completa in cui la sessualità più libera non depaupera l’integrità ma la rafforza mutandola in consapevolezza di sé e del mondo. Tracy è ciò che Mary (che si nasconde dietro le parole, che vuole negare a se stessa l’evidenza dei propri sentimenti e che è in analisi senza alcun risultato) non potrà mai essere. Con lei, volto speculare di una Manhattan alleniana in cui ancora non avvengono misteriosi omicidi ma in cui bellezza e cultura si fondono, si apre un nuovo spazio di riflessione sul senso del fare cinema che, per Woody, equivale a dire sul senso della vita. Giancarlo Zappoli, Mymovies.it

 

Martedì 23 maggio H. 21:15  “L’Italia che non si vede” a cura di Ucca

LIBERAMI di Federica Di Giacomo

Premio Orizzonti alla 73ma Mostra del Cinema di Venezia

Introduzione: Corrado Cappa, psichiatra, direttore U.O.C. Psichiatria di Collegamento dell’Ausl di Piacenza

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=SE7dP9eLibg

Un film sul ritorno dell’esorcismo nel mondo contemporaneo. Ogni anno sempre più persone chiamano “possessione” il loro malessere, in Italia, in Europa, nel mondo. La Chiesa risponde all’emergenza spirituale nominando un numero crescente di preti esorcisti ed organizzando corsi di formazione. Padre Cataldo è un veterano, tra gli esorcisti più ricercati in Sicilia e non solo, celebre per il carattere combattivo ed instancabile. Fino a dove ognuno di noi, credente o meno, è disposto ad arrivare purché qualcuno riconosca il nostro male? Cosa siamo disposti a fare per essere liberati qui ed ora? È la storia dell’incontro fra la pratica esorcista e la vita quotidiana dove i contrasti tra antico e contemporaneo, religioso e profano, risultano a tratti inquietanti a tratti esilaranti.

 

Martedì 30 maggio H. 21:15  “L’Italia che non si vede” a cura di Ucca

IL FIUME HA SEMPRE RAGIONE di Silvio Soldini

XII Biografilm Festival di Bologna

Introduzione: Vittorio Fusco, Cinemaniaci

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=xk2mqUKiXnQ

 Alberto Casiraghy, editore, aforista, illustratore, è il fondatore della casa editrice Pulcinoelefante, e la sua bottega, a Osnago, è meta di molti artisti, disegnatori e poeti, amici che insieme a lui custodiscono il suo gioiello, la stampante meccanica a caratteri mobili. Non molto lontano, oltre il confine svizzero, a Mendrisio, Josef Weiss ha fondato il suo Atelier della Stampa e della Rilegatura d’Arte e per realizzare le sue edizioni artistiche unisce la sensibilità del grafico con la tecnica del restauratore. Nell’arte di questi due uomini, così simili eppure così diversi – Casiraghy vulcanico e pittoresco, Weiss pacato e accurato – legati oltre che dalla comune passione per le tecniche tradizionali di tipografia anche da una profonda amicizia, si rimette la poesia dei grandi autori che hanno frequentato i loro atelier o che semplicemente grazie al loro lavoro hanno potuto godere di edizioni di pregio, da Alda Merini ad Allen Ginsberg.

 

Piero Verani, presidente Cinemaniaci e consigliere Ucca: “Per spiegare il senso di FILMAGGIO prendiamo in prestito una citazione di David Lynch: «it’s such a sadness that you think you’ve seen a film on your fucking telephone». Uno degli obiettivi della rassegna è certamente quello di (ri)portare le persone (in particolare i giovani: agevolati con il biglietto ridotto fino a 30 anni di età) al cinema, ovvero nel luogo privilegiato per guardare un film. Intendiamo farlo attraverso opere molto diverse: nei cinque appuntamenti di Filmaggio potremo vedere tre film indipendenti selezionati dalla rassegna “L’Italia che non si vede”, un piccolo grande film particolarmente adatto per celebrare la Giornata mondiale della libertà di stampa e un classico di Woody Allen della fine degli anni 70, Manhattan, restaurato dalla Cineteca di Bologna e inserito nella rassegna Il Cinema Ritrovato”.

“L’Italia che non si vede” è la rassegna itinerante di cinema del reale, curata da Ucca e giunta alla sesta edizione, che non teme di approfondire argomenti scomodi o comunque rimossi dai media e nel contempo cerca di avvicinare il pubblico a fiction e documentari ‘invisibili’ perché sottovalutati o falcidiati dalla censura di mercato. La funzione della rassegna è ben illustrata dalle parole di Roberto Roversi, presidente Ucca: “Di fatto il futuro sembra prefigurare un’ipertrofica offerta audiovisiva, in cui film di finzione, documentari, serie tv e produzioni generaliste sono costantemente a disposizione e possono essere viste in qualsiasi momento, con qualsiasi strumento, in qualsiasi posto. Con buona pace della visione condivisa propria delle sale e dei cineclub così come li conosciamo”. (…) ma forse in futuro, e in parte lo si sta già facendo, “si ricomincerà a considerare un’esperienza piacevole uscire di casa per vedere un film insieme ad altri, e parlarne, discuterne, accalorarsi. Magari in un cineclub accogliente e pieno di persone interessanti. Di certo non in uno dei tanti parallelepipedi di cemento per i quali i film in programmazione sono solo il pretesto per rimpinguare le casse con i proventi del bar o la proiezione dei trailer o della pubblicità”.

Buon Filmaggio!

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