Diretto da Kore’eda Hirokazu (Giappone 2023, 2h 6’)
Minato, che ha 11 anni e vive con sua mamma vedova, inizia a comportarsi in modo strano e torna da scuola sempre più avvilito. Tutto lascia pensare che il responsabile sia un insegnante, così la madre si precipita a scuola per scoprire cosa sta succedendo. Ma la verità, come spesso accade nei film di Kore’eda, si rivelerà essere un’altra e i fatti sveleranno una profonda e toccante storia di amicizia. Il regista giapponese, già premiato a Cannes con la Palma d’Oro per “Un affare di famiglia” e con il Gran Premio della giuria per “Father and son”, torna agli spazi domestici e ai contesti tipici del suo cinema. Come sempre, lo scontro fra l’individuo e l’istituzione (qui familiare e scolastica) rifrange il concetto di verità e condiziona emozioni e comportamenti. A firmare le musiche il Premio Oscar Ryuichi Sakamoto, che con “L’innocenza” ha composto la sua ultima colonna sonora.