Cinema al Lavoro 2024

CINEMA AL LAVORO, prima edizione
da una collaborazione Cgil Piacenza, Cinemaniaci, Arci, Ucca

Inizio proiezioni ore 21:30
Salone Nelson Mandela, via XXIV Maggio, 18
Ingresso gratuito

“Una rassegna di cinema indipendente su diritti umani, questioni sociali e temi di bruciante attualità – commenta Piero Verani, presidente di Cinemaniaci, vicepresidente Arci Piacenza e direttore artistico di Cinema al Lavoro. Riteniamo fondamentale proporre un percorso cinematografico tra riflessione e intrattenimento nell’epoca della comunicazione audiovisiva e siamo felici di ampliare la proposta culturale formulata da Cgil e Arci con la collaborazione di Cinemaniaci e Ucca. Già nel 2022 abbiamo messo i primi semi di Cinema al Lavoro con un ciclo di film all’Arena Daturi e con una sezione del Premio Cat. Dopo le prove generali, ora il debutto”.
“Per noi è un traguardo importante sia il ventesimo di Musica al Lavoro sia il debutto della rassegna di cinema: il nostro obiettivo è allargare la proposta culturale che la Cgil, in collaborazione con Arci, offre alla città – spiega Marco Carini, segretario organizzativo della Cgil di Piacenza -. Queste attività hanno radici profonde nella nostra organizzazione a Piacenza: già a fine ‘800 l’apertura della prima Camera del lavoro “sorta sotto i cieli d’Italia”, qui a Piacenza, prevedeva spazi per la cultura e l’alfabetizzazione dei braccianti”.
“Cgil e Arci Piacenza caparbiamente arrivano ai 20 anni di Musica al Lavoro – commenta il direttore artistico, Luca Garlaschelli – è fondamentale tenere viva la memoria su celebrazioni di momenti fondativi del nostro essere comunità: Shoa, l’otto marzo, la Resistenza, la lotta alla violenza sulle donne. Perché essere comunità significa condividere valori culturali e identitari formati dall’elaborazione di momenti cruciali della nostra Storia. Ricordare e riflettere”.

PROGRAMMA

Giovedì 25 gennaio
DAS GHETTO (con Musica al Lavoro)

Film ritrovato casualmente anni dopo la fine della seconda guerra Mondiale che i nazisti fecero nel ghetto di Varsavia ad uso propagandistico. Una testimonianza delle atrocità che commisero. Film
musicato dalla Musikorchestra di Luca Garlaschelli che vede Nicola Pisani al sax soprano, Francesco Caligiuri al clarinetto basso, Stefano Bertoli alla batteria e Garlaschelli al contrabbasso e alla composizione dei brani.

Martedì 5 marzo
AFTER THE BRIDGE (65′) di Davide Rizzo e Marzia Toscano
Premio Ucca come Miglior Doc Biografilm Italia. Un’italiana va a vivere in Marocco, mette il velo, poi il figlio diventa un terrorista.

Martedì 26 marzo
IL CERCHIO (108’) di Sophie Chiarello
Bambini. Migranti. Ritratto di un Paese che si evolve e la cui identità cambia e si trasforma.
Vincitore di un David di Donatello come Miglior Documentario

Domenica 28 aprile – all’interno di “Piacenza Collettiva, settimana di popolo e di festa”
AFTER WORK di Erik Gandini (77′)
Il lavoro è molto importante, ma viviamo per lavorare? E cosa faremo quando non dovremo più lavorare causa rivoluzione dell’automazione e dell’intelligenza artificiale? Dal regista di Videocracy. Tra le personalità intervistate figurano Noam Chomsky e Elon Musk.

Martedì 14 maggio
WITTGENSTEIN di Derek Jarman (75′)
Con Michael Gough, Tilda Swinton e Karl Johnson.
La biografia del filosofo Ludwig Wittgenstein
Premiato con il Teddy Bear Award come miglior film a tematica LGBTQ+ al Festival di Berlino.

Martedì 8 ottobre
Chuck Norris vs Communism (83′)
A metà anni Ottanta, in Romania, durante il regime comunista di Nicolae Ceausescu, un apparato deviato del Governo romeno creò un sistema di “spaccio” di film americani (all’epoca proibiti in Romania), aiutando il popolo oppresso a risvegliare le proprie coscienze, spingendolo verso la rivoluzione del 1989. Sembra la trama di un grande film di fanta-politica, ma in realtà questi sono fatti realmente accaduti e raccontati all’interno del documentario Chuck Norris vs Communism

Martedì 5 novembre
Unfit – La psicologia di Donald Trump (83′)
All’alba delle elezioni americane, la proiezione di un film che psicoanalizza uno dei più controversi  – e  pericolosi – candidati alla presidenza degli Stati Uniti d’America

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