Recensione di FAMIGLIA ALL’IMPROVVISO

Sabato 24 giugno ore 21:45 all’Arena Daturi di Piacenza

UNA FAMIGLIA ALL’IMPROVVISO – ISTRUZIONI NON INCLUSE

di Hugo Gèlin con Omar Sy, G. Colston, C. Poèsy, 1h 47’, FRA 2016

Lanciato da “Quasi amici” nel 2011, irriconoscibile come Bishop in “X-Men – Giorni di un futuro passato”, co-protagonista di “Jurassic World”, Omar Sy è il nuovo Eddie Murphy, un attore di grande espressività capace di tenere in piedi da solo un intero film.
È questo il caso di Una Famiglia all’improvviso, remake del messicano “No se aceptan devoluciones” del 2013: la storia di Samuel e dell’arrivo inaspettato della figlia Gloria nella sua vita sembra costruita apposta per lui. Il film si muove sulla falsariga di Quasi amici, e cerca di tenere lo stesso registro brillante ma non riesce ad essere altrettanto piacevolmente politicamente scorretto.
Il mondo di sogni, stravaganze e divertimento a misura di bambino che Samuel costruisce intorno alla figlia ricorda il Benigni de La vita è bella e alcuni momenti sono particolarmente indovinati, come il casting della madre o lo spaesamento linguistico del protagonista, ma il tono è un po’ dolciastro e la combinazione tra toni comici e drammatici non sfocia in una compiuta commedia agrodolce.
Nel ruolo della madre ritroviamo Fleur Delacour della saga di Harry Potter, in quello dell’amico gay uno scoppiettante Antoine Bertrand che avrebbe meritato più spazio e un migliore approfondimento.

Barbara Belzini

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