Per un pugno di dollari, un invito all’ascolto

Il sodalizio tra Sergio Leone e Ennio Morricone, senza dubbio uno dei più riusciti della storia del cinema, ebbe inizio con questo film, con il quale il regista conquistò la celebrità.

In tutti i film del cineasta romano sono presenti melodie indimenticabili, e le incisioni delle musiche hanno sempre avuto un ottimo riscontro di vendite sul mercato discografico.
L’apporto che la musica fornisce alla riuscita dei film di Leone è fondamentale.
Andremo ora a vedere, attraverso qualche esempio, in che modo la musica svolge questa funzione essenziale.
Per fare questo è sicuramente utile (anche se non indispensabile) che il lettore abbia a disposizione il filmato, per poter visionare subito i momenti ai quali farò riferimento. Il film è visibile sul sito di Raiplay, al quale basta registrarsi per poter usufruire gratuitamente dei suoi contenuti.
Il link è il seguente: https://www.raiplay.it/video/2018/07/Per-un-pugno-di-dollari-0e58f12e-f4a0-42a1-869b-a449b2282df3.html
D’ora in avanti farò riferimento al minutaggio di questo filmato. Per non appesantire la lettura, e data la fama dell’opera, limiterò al minimo i riferimenti alla trama, dando per scontato che la si conosca già.

La musica è protagonista fin dai titoli di testa (primi due minuti circa), introdotti da una memorabile melodia che viene eseguita fischiando, e che verrà ripetuta diverse volte nel corso del film.
Sagome di uomini a cavallo scorrono sullo schermo, mentre la musica si fonde con il suono degli animali al galoppo. Ancora qualche secondo e il primo titolo viene proiettato in corrispondenza del suono di uno sparo. Da questo momento titoli e spari manterranno una perfetta sincronia.

Anche la musica, che ha continuato a fluire, si fonde perfettamente con le immagini. L’esempio più evidente si ha verso la conclusione dei titoli, quando una luce bianca invade tutto lo schermo in corrispondenza del suono dei violini che si staglia su tutti gli altri (subito dopo il minuto 2.00). Melodia eseguita fischiando, spari, cavalli al galoppo: in poco più di due minuti vengono presentati la gran parte dei suoni che verranno uditi nel corso del film.

Ma non è tutto. La melodia è sostenuta da una base ritmica costituita da diversi suoni (come lo schiocco della frusta), tra i quali spiccano cinque note discendenti suonate da un’ocarina, che si ripetono ossessivamente. Anche questa cellula sonora verrà utilizzata spessissimo nel corso di tutto il film, con funzioni diverse ma generalmente associata a Joe, il protagonista impersonato da Clint Eastwood. Vedremo in seguito in che modo questo frammento verrà utilizzato.

Prima vorrei soffermarmi sulla sincronia tra immagini e suoni, che è uno dei marchi di fabbrica della coppia Leone-Morricone e che raggiungerà altissimi livelli di perfezione nei film seguenti, ma che è già alla base della riuscita del film. Per un pugno di dollari è costellato di momenti in cui la sincronia è presente. Invito il lettore a prestarci attenzione durante la visione completa dell’opera. Io mi limiterò a fornire qualche esempio.

Partiamo dall’altra celeberrima melodia che appartiene alla colonna sonora, che è quella eseguita dalla tromba. Anch’essa compare più volte, spesso in forma variata. La sua prima apparizione si ha quanto Joe offre i suoi servigi alla famiglia Rojo (min. 12.10). La melodia viene esposta mentre Joe sta parlando. Le sue parole terminano quando la frase musicale sta finendo, dopodiché la melodia viene ripetuta, in perfetta corrispondenza con il cambio di inquadratura (min. 12.40), per terminare esattamente nel momento in cui Joe si trova di fronte agli uomini di Baxter (famiglia rivale dei Rojo) per affrontarli (min 13.25).

Un altro esempio affascinante, in cui abbiamo una perfetta sincronia tra gesto e suono, si trova all’inizio della scena in cui Ramón massacra i soldati. Il cenno che viene fatto a Ramón per segnalargli che può iniziare a sparare (min. 24.26) corrisponde all’immediata cessazione della musica, cui segue la carneficina. Il gesto, assimilabile a quello di un direttore d’orchestra, segna lo stacco tra il suono extradiegetico della musica e quello diegetico degli spari, che invaderà lo spazio sonoro con maggiore veemenza. Per apprezzare la forza e l’efficacia di questo gesto consiglio di visionare l’intera scena (dal minuto 23.22).

Torniamo ora alle cinque note discendenti suonate dall’ocarina che abbiamo già ascoltato più volte durante i titoli di testa. Queste cinque note verranno udite molte volte nel corso del film. In diverse occasioni costituiscono l’innesco della base ritmica che sostiene la melodia, e questa è la prima funzione a cui assolvono.

Molto più affascinate è la seconda funzione, cioè quella di creare un’associazione tra queste note e lo sguardo di Joe. Ciò avviene fin dalla prima scena (min. 2.48) e si ripete in numerosissimi casi, ad esempio negli sguardi decisi rivolti agli uomini di Baxter (min. 14.07) e a Ramón (min. 28.35), oppure nel momento in cui Joe riapre gli occhi dopo essersi finto ubriaco (min. 57.41). Invito il lettore a scovare tutti gli altri.

Questa note vengono utilizzate in un ulteriore modo caratteristico, ancora una volta associate alla figura del protagonista. Quando gli uomini di Ramón hanno scoperto la fuga di Marisol e l’uccisione dei suoi carcerieri tornano di corsa in città, temendo un altro agguato da parte di coloro che ritengono i responsabili dell’accaduto, cioè la famiglia rivale dei Baxter. Joe, che è invece il vero responsabile, li osserva (non visto) da lontano e anche lui sale sul cavallo e si lancia al galoppo nel tentativo di precederli. La scena che segue (dal minuto 1.02.22) alterna inquadrature degli uomini di Rojo al galoppo a quelle di Joe, anche lui al galoppo, ma che per non farsi vedere è costretto a uscire e rientrare dal sentiero. In questa scena il suono dei cavalli al galoppo si fonde con la musica. I momenti in cui viene inquadrato Joe sono sottolineati proprio dal suono dell’ocarina. Questo non compare mai quando sono inquadrati gli antagonisti. Dunque l’associazione tra queste cinque note e Joe è ancora una volta evidente.

Nel corso del film sono presenti anche tantissimi altri momenti che potrebbero essere oggetto della nostra attenzione. Fate caso al modo in cui le scene si concludono. Spesso ciò avviene, oltre che contemporaneamente alla conclusione di una melodia, come abbiamo già evidenziato, attraverso un suono che funge da segno di interpunzione. Questo suono può essere un breve frammento melodico, una nota che emerge dalla trama sonora in corrispondenza di determinati movimenti degli attori, il nitrito di un cavallo che conclude la scena.

Notare questi dettagli in maniera consapevole aumenta sicuramente il fascino di questi film. Scovarli è un’impresa facile e divertente, vi invito a tentare.
Buona visione e buon ascolto!

Gianpiero Del Brocco

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